Porte blindate

Ampia gamma di porte antisfondamento in vendita a Trieste

Per dormire sonni tranquilli e vivere in totale sicurezza, Telesorveglianza Sistemi e Servizi di Sicurezza propone a Trieste numerose tipologie di porte blindate antisfondamento, le quali si differenziano per i modelli, l'estetica, gli accessori, le serrature, i rivestimenti, la qualità delle rifiniture e le modalità della posa in opera.

L'azienda ti aspetta nelle proprie sedi di Trieste e Udine e ti raggiunge in tutta la regione Friuli-Venezia Giulia.
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La norma di prodotto EN 14351-1

La norma di prodotto EN 14351-1, che recepisce la Direttiva Comunitaria 89/106/CEE con l’obiettivo di creare degli standard per la valutazione delle prestazioni delle porte blindate antisfondamento, detta i criteri anche per classificare la resistenza alle effrazioni di serramenti e porte blindate (UNI ENV 1627 - UNI ENV 1628 UNI ENV 1629 - UNI ENV 1630).

Con le prove relative a questa norma si valutano le caratteristiche di resistenza all'effrazione di finestre, porte, chiusure in genere sotto le azioni di carico statico, carico dinamico, attacco manuale, e inoltre vengono simulate le azioni più comunemente adottate dallo scassinatore per entrare nelle abitazioni. Infine si rilevano i danni subiti dal prodotto ed il tempo occorso per aprire il serramento, e in base a tali parametri si stabilisce la classe di resistenza del serramento seguendo le indicazioni fornite dalla norma UNI ENV 1627.

Tutti i prodotti proposti dall'azienda di Trieste ti assicurano il pieno rispetto dei seguenti requisiti normativi e l'azienda di Trieste ti assiste dalla scelta dell'impianto fino alla completa posa in opera.

Le prove per le porte antisfondamento

La prova per la norma di prodotto si divide in tre passaggi fondamentali, ovvero la resistenza sotto carico statico (per esempio un cric di automobile) (UNI ENV 1628), la resistenza sotto carico dinamico (per esempio urti tramite mazza) (UNI ENV 1629) e la resistenza al tentativo di effrazione manuale (scassinatore tipo) (UNI ENV 1630).

Le prime due prove servono valutare la capacità del battente di resistere a forze dinamico/statico, mentre la terza prova misura il tempo impiegato dagli operatori a forzare manualmente la porta, in funzione del tempo impiegato e dell’entità distruttiva applicata tramite gli strumenti utilizzati.

Classe - Tecniche di effrazione - Destinazione di utilizzo

1
  • Si simula uno scassinatore principiante che tenta di forzare la porta usando violenza fisica, ad esempio: spinte, urti, spallate, sollevamento, strappo;
  • Porte caposcala con rischio normale. Porte di magazzini di merce di basso valore intrinseco.

2
  • Si simula uno scassinatore occasionale, che cerca di forzare la porta usando attrezzi semplici, come cacciaviti, tenaglie, cunei;
  • Porte caposcala con rischio considerevole. Uffici ed edifici industriali, villette signorili.
3
  • Si simula uno scassinatore che tenta di entrare usando, in aggiunta a quanto sopra, altri cacciaviti e piedi di porco;
  • Porte caposcala con rischio considerevole. Uffici di edifici industriali, ville.

4
  • Si simula uno scassinatore che usa, in aggiunta a quanto sopra, seghe, martelli, scalpelli e trapani portatili a batteria; 
  • Uffici di banche, orologerie, ospedali, impianti e laboratori industriali, ville signorili.

5
  • Si simula uno scassinatore, che usa, in aggiunta a quanto sopra, attrezzi elettrici, trapani, seghe a sciabola, mole ad angolo con un disco di 125 mm di diametro massimo;
  • Banche, orologerie e gioiellerie. protezione di documenti riservati, ambienti militari in genere ed ambasciate.

6
  • Lo scassinatore, esperto, usa, in aggiunta a quanto sopra, attrezzi elettrici con alta potenza, trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un disco di 230 mm di diametro massimo; 
  • Banche, orologerie e gioiellerie, impianti nucleari. Protezione di documenti riservati, ambienti militari ed ambasciate.

Serrature per porte blindate

Le serrature a "doppia mappa" o a "doppio pettine" sono lo standard per le porte antisfondamento e blindate, e offrono la stessa sicurezza di una normale serratura a cilindro di produzione di serie tipo Yale e simili. 

Le più recenti serrature di sicurezza a cilindro assicurano invece un minimo ingombro, la possibilità di identificare il legittimo possessore, l'impossibilità di essere copiate, la difficoltà nel trapanarle oppure estrarle. Telesorveglianza Impianti Speciali assicura ai clienti professionalità ed efficienza per la loro installazione, senza però dimenticare la componente estetica.

Infine sono da ricordare i vetri antisfondamento, propriamente detti vetri stratificati antisfondamento e antiproiettile.

Per questi prodotti sono fondamentali la posa in opera, il tipo di telaio, l'ancoraggio dei vetri al telaio, l'ancoraggio del telaio alla muratura. I vetri stratificati si articolano in più categorie suddivise in classi:
  • Vetri antivandalismo

    Certificati solo se resistono a corpi contundenti del peso di 250 Kg che li colpiscono in caduta libera dalla distanza di un metro (un colpo solo).

  • Vetri stratificati anticrimine

    Se resistono a più colpi vibrati da un corpo contundente la cui energia equivale a quella di una sfera d'acciaio di peso 150 kg lasciata in caduta libera da un metro. Sono suddivisi in classi (A,B,C) di resistenza.

  • Vetri antiproiettile

    Se resistono all'azione dei proiettili.

    Sono suddivisi in classi (A-F in senso crescente) a seconda dell'energia che possono assorbire.

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